Verbale Cerchio Rete Eco Sardi 2° Incontro CA.N.E.
Riccardo
(Selargius): Questi incontri la seconda domenica del mese sono
partiti da un'idea di Cristiana e altri, per fare una fierucola dello
scambio e del biologico. Si è unita all'esigenza della Rete Eco
Sardi di portare avanti progetti, relazioni e scambi di ogni genere a
livello locale (distretti). In questo ultimo mese ci sono stati degli
sviluppi intensi, alcuni gruppi di lavoro si sentono ogni giorno su
FaceBook e si incontrano molto spesso anche di persona. Si è
lavorato alla Rete di Scambio Online. Si è formato un gruppo di
lavoro che si è chiamato Quartiere degli Artigiani della Terra, il
cui obiettivo principale è quello di creare un ecovillaggio su
terreni pubblici, in particolare su Usi Civici; una decina di giorni
fa è nata l'idea del Festival/Ecovillaggio provvisorio, su cui
vorrei che ci focalizzassimo: vorrei che lo facessimo durare dal 1 al
31 Maggio, ma è ancora tutto da definire. Facciamo un giro di
presentazioni: chi siamo, da dove veniamo, perché siamo
qui.
Ilaria: Ciao a tutti, dopo il primo incontro che si è svolto un mese fa ho iniziato a collaborare con questo gruppo di lavoro che è sorto spontaneamente per realizzare un progetto di ecovillaggio utilizzando le terre a uso civico, e anche alla nuova idea di realizzare un festival a maggio. Oggi mi interessava discutere di questo per vedere a livello operativo come organizzarci e la disponibilità delle persone a collaborare alla realizzazione del progetto.
Roberto (CA): son qui x ascoltare
Carlo (S.Isidoro): son contadino. Per l'ecovillaggio, coinvolgere Barega per un supporto tecnico.
Caterina (Sestu): [presenta Q.A.T. ed Ecovillaggio temporaneo/Festival]
Andrea (CA): vorrei fare scambio di competenze: credo che ognuno sia un pezzo del puzzle.
Silvia (Selagius): sono nel gruppo di Q.A.T.; son qui x scambiare e ascoltare.
Gabriella (CA): vorrei partecipare a progettare l'ecovillaggio.
Anna (Sestu): mi son unita al Q.A.T., tutto sta accadendo molto in fretta negli ultimi due mesi, son passata da non conoscere nessuno con visioni simili alla mia a un crescendo di decine di gruppi e relazioni sempre più interessanti e attivi. Auspico innanzitutto la ripresa di rapporti umani autentici, oltre alla riconnessione con la natura. Ho conosciuto Mondo Comunità e Famiglia in alta Italia che han creato delle comunità, con spazi individuali, coltivano la terra, fanno cassa comune, cooperare, condividere, stare vicini. Pensavo di andare chissà dove ma visto che c'è un risveglio anche qui spero che riusciamo a fare qualcosa insieme. Inizieremo degli orti condivisi su terreni di persone di Sestu raggiungibili in bici. Come dice Grazia Deledda: "Abbiamo costruito dei bellissimi templi, le nostre case, in cui ognuno adora sé stesso in solitudine"
Valentina (Sestu): son laureata in scienze ambientali perché l'ambiente mi ha sempre interessato, ma oltre alla teoria ho bisogno di azioni concrete. Vorrei passare alla pratica; mi rendo disponibile per questo progetto.
Paola (CA): la vedo come Anna. Aderisco al Q.A.T. Mi rendo conto che cercando di fare un ecovillaggio la disponibilità economica diventa un grosso discrimine. Alla fine, ho scelto di preferire le relazioni e la cooperazione piuttosto che la proprietà. Sono molto interessata a praticare Slow Medicine (sono medico ginecologo al Brotzu).
Simone (CA): mi sto interessando di orti sinergici in condivisione. Per l'ecovillaggio, ricordo a tutti che sono i benvenuti a partecipare in ogni modo, avanzando proposte di ogni genere. E' un progetto aperto alla co-creazione.
Carlo Andrea (Quartu): mi occupo da 25 anni di bioedilizia e arti marziali (Aikido). Faccio anche mosaici. La mia conoscenza è a disposizione. Son appena tornato dal Messico dove son stato 1 mese e ho partecipato a 2 progetti di Permacultura.
Antonella (Monserrato): mi piace tanto questo progetto, vorrei aiutare in ogni modo che possa servire: posso ad esempio insegnare a cucire.
Roberta (Elmas-Soleminis): ho appena iniziato a fare la contadina. Assisto delle persone con disturbi mentali; faccio teatro; le banche stanno cercando di rovinarmi; metto a disposizione il mio terreno per fare orti condivisi. Barega, Carlo etc. mi stanno aiutando a fare un cappotto con canne, terra e paglia attorno a una casetta di legno prefabbricato, dove non vedo l'ora di trasferirmi, l'ho chiamata Casa Neve (zona Agriturismo Su Leonaxiu, accanto a Paolo e Francesca).
Cristiana (Serdiana): contadina, documentarista. Non è semplice organizzare questa giornata di scambio. Ci vuole costanza con luogo e giorno, teniamo la seconda domenica del mese qui; ci dobbiamo prendere cura del posto ripulendolo prima di andare via. La prossima volta portiamo semi da scambiare per la semina di marzo, e i nostri prodotti.
Paola: abbiamo bisogno di una scaletta di riferimento come organizzazione della giornata.
Cristiana: secondo me meglio scambiare di mattina.
Andrea: potremmo usare il momento del pranzo conviviale come momento x conversare.
Ninia (Sadali): mi piace questa giornata dello scambio. A Sadali abbiamo appena iniziato a vivere, abbiamo bisogno di una stufa perché c'è molto freddo.
Simone (Toscana) : son qua x caso. Son curioso di vedere cosa si muove qui. In Toscana ci son diverse situazioni vicino a Pistoia etc. Faccio lo spazzacamino.
Marco (Soleminis): ho fatto una palafitta, etc. Le presentazioni mettiamole su una bacheca, usiamo le riunioni x passare alla pratica perché sennò si passa il tempo a presentarsi. Dall'ultimo incontro, di concreto abbiamo fatto praticamente solo il forno da Cristiana.
Misha (Castiadas-S.Vito): sto costruendo una casa di fango. Mi occupo di giocoleria. Ogni volta devo spiegare alla forestale la situazione.
Diana (soleminis): sono una maestra e faccio danza.
Erminia : sono pensionata, dopo gravi problemi di salute, il ritorno alla natura e la fotografia mi aiutano a recuperare.
(bimbo): [fa l'appello di tutti i partecipanti]
Ilaria: chi vuol organizzare il Festival, ci vediamo al fuoco tra dieci minuti.
Ilaria: Ciao a tutti, dopo il primo incontro che si è svolto un mese fa ho iniziato a collaborare con questo gruppo di lavoro che è sorto spontaneamente per realizzare un progetto di ecovillaggio utilizzando le terre a uso civico, e anche alla nuova idea di realizzare un festival a maggio. Oggi mi interessava discutere di questo per vedere a livello operativo come organizzarci e la disponibilità delle persone a collaborare alla realizzazione del progetto.
Roberto (CA): son qui x ascoltare
Carlo (S.Isidoro): son contadino. Per l'ecovillaggio, coinvolgere Barega per un supporto tecnico.
Caterina (Sestu): [presenta Q.A.T. ed Ecovillaggio temporaneo/Festival]
Andrea (CA): vorrei fare scambio di competenze: credo che ognuno sia un pezzo del puzzle.
Silvia (Selagius): sono nel gruppo di Q.A.T.; son qui x scambiare e ascoltare.
Gabriella (CA): vorrei partecipare a progettare l'ecovillaggio.
Anna (Sestu): mi son unita al Q.A.T., tutto sta accadendo molto in fretta negli ultimi due mesi, son passata da non conoscere nessuno con visioni simili alla mia a un crescendo di decine di gruppi e relazioni sempre più interessanti e attivi. Auspico innanzitutto la ripresa di rapporti umani autentici, oltre alla riconnessione con la natura. Ho conosciuto Mondo Comunità e Famiglia in alta Italia che han creato delle comunità, con spazi individuali, coltivano la terra, fanno cassa comune, cooperare, condividere, stare vicini. Pensavo di andare chissà dove ma visto che c'è un risveglio anche qui spero che riusciamo a fare qualcosa insieme. Inizieremo degli orti condivisi su terreni di persone di Sestu raggiungibili in bici. Come dice Grazia Deledda: "Abbiamo costruito dei bellissimi templi, le nostre case, in cui ognuno adora sé stesso in solitudine"
Valentina (Sestu): son laureata in scienze ambientali perché l'ambiente mi ha sempre interessato, ma oltre alla teoria ho bisogno di azioni concrete. Vorrei passare alla pratica; mi rendo disponibile per questo progetto.
Paola (CA): la vedo come Anna. Aderisco al Q.A.T. Mi rendo conto che cercando di fare un ecovillaggio la disponibilità economica diventa un grosso discrimine. Alla fine, ho scelto di preferire le relazioni e la cooperazione piuttosto che la proprietà. Sono molto interessata a praticare Slow Medicine (sono medico ginecologo al Brotzu).
Simone (CA): mi sto interessando di orti sinergici in condivisione. Per l'ecovillaggio, ricordo a tutti che sono i benvenuti a partecipare in ogni modo, avanzando proposte di ogni genere. E' un progetto aperto alla co-creazione.
Carlo Andrea (Quartu): mi occupo da 25 anni di bioedilizia e arti marziali (Aikido). Faccio anche mosaici. La mia conoscenza è a disposizione. Son appena tornato dal Messico dove son stato 1 mese e ho partecipato a 2 progetti di Permacultura.
Antonella (Monserrato): mi piace tanto questo progetto, vorrei aiutare in ogni modo che possa servire: posso ad esempio insegnare a cucire.
Roberta (Elmas-Soleminis): ho appena iniziato a fare la contadina. Assisto delle persone con disturbi mentali; faccio teatro; le banche stanno cercando di rovinarmi; metto a disposizione il mio terreno per fare orti condivisi. Barega, Carlo etc. mi stanno aiutando a fare un cappotto con canne, terra e paglia attorno a una casetta di legno prefabbricato, dove non vedo l'ora di trasferirmi, l'ho chiamata Casa Neve (zona Agriturismo Su Leonaxiu, accanto a Paolo e Francesca).
Cristiana (Serdiana): contadina, documentarista. Non è semplice organizzare questa giornata di scambio. Ci vuole costanza con luogo e giorno, teniamo la seconda domenica del mese qui; ci dobbiamo prendere cura del posto ripulendolo prima di andare via. La prossima volta portiamo semi da scambiare per la semina di marzo, e i nostri prodotti.
Paola: abbiamo bisogno di una scaletta di riferimento come organizzazione della giornata.
Cristiana: secondo me meglio scambiare di mattina.
Andrea: potremmo usare il momento del pranzo conviviale come momento x conversare.
Ninia (Sadali): mi piace questa giornata dello scambio. A Sadali abbiamo appena iniziato a vivere, abbiamo bisogno di una stufa perché c'è molto freddo.
Simone (Toscana) : son qua x caso. Son curioso di vedere cosa si muove qui. In Toscana ci son diverse situazioni vicino a Pistoia etc. Faccio lo spazzacamino.
Marco (Soleminis): ho fatto una palafitta, etc. Le presentazioni mettiamole su una bacheca, usiamo le riunioni x passare alla pratica perché sennò si passa il tempo a presentarsi. Dall'ultimo incontro, di concreto abbiamo fatto praticamente solo il forno da Cristiana.
Misha (Castiadas-S.Vito): sto costruendo una casa di fango. Mi occupo di giocoleria. Ogni volta devo spiegare alla forestale la situazione.
Diana (soleminis): sono una maestra e faccio danza.
Erminia : sono pensionata, dopo gravi problemi di salute, il ritorno alla natura e la fotografia mi aiutano a recuperare.
(bimbo): [fa l'appello di tutti i partecipanti]
Ilaria: chi vuol organizzare il Festival, ci vediamo al fuoco tra dieci minuti.
PS:
Marco, Cristiana, Ilaria, Riccardo: iniziamo le prossime volte con un
Cerchio veloce, dove parla solo chi vuol proporre un'attività o un
gruppo di discussione tematico durante la giornata (e possibilmente
vengono riportati su una bacheca, con luogo e ora); al limite si
presenta chi è nuovo. Gli incontri, oltre al mercatino dello scambio
e alla convivialità, dovrebbero fornire solo un supporto logistico
per presentare le iniziative, cercare aderenti, e organizzarsi per
poi portare avanti i gruppi di lavoro durante il resto del mese, non
durante l'incontro.
Discussione attorno al fuoco per
l'organizzazione dell'ecofestival di maggio
Ilaria e Riccardo: breve sintesi
dell'idea, del lavoro già fatto e di come pensiamo di procedere.
L'idea è quella di organizzare un evento della durata di almeno un
mese, utilizzando possibilmente dei terreni a uso civico, o
eventualmente privati, per simulare la vita in un ecovillaggio.
Questo per poter mostrare con la
pratica e coinvolgere da subito la cittadinanza, in modo che poi sia
dalla nostra parte quando cercheremo di trasformare il progetto
ecovillaggio in qualcosa di più permanente.
Costruiremo perciò degli edifici
semi-temporanei in bioedilizia, utilizzando diverse tecniche,
organizzeremo un orto possibilmente sinergico, e organizzeremo
conferenze, workshop e attività didattiche e divulgative che abbiano
come filo conduttore quello della sostenibilità ambientale, mettendo
in pratica soluzioni reali e alternative all'attuale sistema di vita.
Le attività saranno rivolte alle
scuole e a tutti i cittadini, e si pensa di coinvolgere laddove la
tematica lo permette e in ogni caso il più possibile, la
cittadinanza.
L'ideale sarebbe trovare una sede non
troppo distante da Cagliari, in modo che le persone non abbiano
difficoltà a arrivare e eventualmente tornare diverse volte.
Una delle idee caratterizzanti è
quella di riuscire a realizzare il progetto facendo il meno possibile
ricorso al denaro, e di offrire un ingresso a scambio di beni e/o
prestazioni piuttosto che con denaro.
Descritto quindi il progetto si passa
la parola ai presenti per chiedere cosa essi possono offrire per
organizzare l'evento e le attività.
Roberta: laboratorio didattico
manipolazione argilla, progetto Terre Vicine, teatro, edilizia, orto
Anna Paola: orto sinergico, aiuto vario
(cucina)
Simone: orto sinergico, contatto
movimento zeitgeist per le nuove tecnologie, aiuto vario
Valentina: orto sinergico, aiuto vario,
laboratori educazione ambientale
Paola: laboratorio/seminario sulla
panificazione con coinvolgimento delle donne del posto
Carlo: orto, coinvolgimento persone per
realizzazione costruzioni in bioedilizia, aiuto pratico, mercatino
bio
Carlo Andrea: bioarchitettura, arti
marziali
Andrea: cucina salutista e crudista
(seminari, workshop), riflessologia plantare (lettura, trattamenti),
competenza in diverse lingue straniere. Disponibilità nel fine
settimana
Silvia: cucina, erbe commestibili con
persone del posto, laboratorio sulla cura delle persona
PROSSIMO APPUNTAMENTO PER IL TERZO INCONTRO DI DISTRETTO:
Domenica 10 MARZO 2013 (9,30-18)