lunedì 16 maggio 2011

Formazione Gruppi di Affinità per EcoVillaggi

Ciao a tutti! 
Durante il Gioco degli EcoVillaggi Possibili fatto durante il Rainbow a BauMela (il 30/04/2011), sono venuti fuori molti aspetti interessanti su cosa si vuole avere nel proprio ecovillaggio, come organizzarlo, cosa mettere in comune e cosa no, come affrontare le situazioni di emergenza, cosa produrre per sostenersi e cosa per essere venduto, come prendere decisioni insieme, il rapporto col tempo e col denaro,  quali priorità portare avanti...
Uno degli obiettivi del gioco non era "metterci tutti d'accordo su una visione unica" ma anzi, esaltare le differenze come fonte di ricchezza, in modo poi da formare differenti gruppi in cui si vedono maggiormente rispecchiate le proprie finalità ed esigenze.
Credo sia inutile infatti costringerci a vivere tutti insieme per formare un unico grande ecovillaggio, quando magari ci si scannerebbe dopo un mese perché si hanno visioni di base molto diverse...
Un altro aspetto da non sottovalutare è la compatibilità interpersonale, per cui se in un ecovillaggio c'è qualcuno che proprio non posso vedere, posso sempre andare in un altro ecovillaggio se ne formiamo più di uno! ;-)

A questo punto, passando dal gioco-simulazione alla realtà, cosa ne dite di provare a formare dei Gruppi di Affinità reali, in modo da formare dei gruppi di lavoro che portino avanti parallelamente diversi progetti di EcoVillaggio/Comunità/CoHousing?
(Io propongo che non siano più di 3-4 per iniziare, per non disperdere troppo le energie)

Per fare questo potremmo seguire diverse strategie...
A) Una può essere tramite i famosi "questionari", che ognuno compila e poi insieme cerchiamo di raggruppare per affinità...

B) Oppure possiamo partire da una caratteristica o valore dominante, raggrupparci all'inizio in base a questa motivazione generale, e poi eventualmente cambiare gruppo man mano che procedono i lavori dei vari gruppi (che dovranno venire documentati in modo che anche gli altri che non vi partecipano sappiano cosa stanno facendo).
Possibili Valori possono essere:
  • Arte (musica, teatro, artigianato, danza, arti figurative e installazioni, etc.)
  • Socialità (condivisione di beni/spazi/esperienze, feste, ospitalità, scambio, gestione collettiva dei figli, comunicazione e metodologie nonviolente, etc.)
  • Autarchia (autoproduzione cibo, autoproduzione energia, economia alternativa, etc.)
  • Natura (piante, animali, rocce, mare, no inquinamento, no caos cittadino, etc.)
  • Coscienza (spiritualità, meditazione, lavoro su pensieri/emozioni, evoluzione personale, etc.)
  • Conoscenza (tecniche, tecnologie, contro-informazione, ricerca, educazione alternativa, etc.)
  • Salute (olistica, alimentazione, attività fisiche, medicina alternativa, etc.)
  • Libertà (meno regole, meno impegni, meno legalità/burocrazia, etc.)
  • Sicurezza economica (azienda cooperativa, libertà di mantenere il proprio lavoro, fondi di mutuo soccorso, etc.)
C) Un altro modo di procedere può essere che chi ha un progetto più o meno definito, lo proponga: naturalmente chi vede un gruppo già proposto molto simile al proprio, si unirà invece di proporne un altro uguale.

D) Riproporre il gioco-simulazione, ma più in grande e continuato nel tempo in modo che i gruppi si avvicinino sempre di più a quelli reali!

E) Se qualcuno ha altre idee, le proponga!!




Appendice
Come funzionava il Gioco degli EcoVillaggi Possibili (by Myst & Vivi):  
Prima fase: formazione dei gruppi
C'era una lista di cose che ognuno poteva volere nel proprio ecovillaggio: allevamento, scuole comuni, spazi occupati, centro di ricerca tecnologie alternative, orti in comune, vegetarianesimo, vicino a un capoluogo di provincia specifico, etc. La lista era ampliabile: sono stati aggiunti ad esempio la comunicazione nonviolenta e l'uso limitato di droghe e alcolici.
Ognuno aveva a disposizione 7 stelline per votare le cose che gli interessavano di più: poteva metterne una sola oppure più di una per le cose più importanti, con però un totale complessivo di 7.
Sono stati scelte le caratteristiche con più di 10 voti, alcune accorpate per affinità, e c'erano così 4 Gruppi di Affinità da popolare. Abbiamo messo il titolo di ogni gruppo in un cartello al centro di ogni cerchio dove ci si poteva sedere dentro la grotta, e ogni partecipante ha scelto il gruppo di affinità al quale unirsi.
Uno è stato soppresso per carenza di partecipanti, così sono rimasti 3 gruppi.
Seconda fase: discussioni
Ogni turno, ogni gruppo doveva prendere delle decisioni collettive immaginando di avere già formato un ecovillaggio; per ogni turno c'erano 3 carte-evento che indicavano il tema o la situazione sulla quale decidere. Per ogni carta-evento uno del gruppo si proponeva come moderatore-portavoce per assicurarsi che alla fine della discussione tutti avessero esposto il loro pensiero (per questo si è suggerito l'ultilizzo del Cerchio col Bastone della Parola), che nella decisione si fosse tenuto conto delle esigenze di tutti (se possibile), e che venissero messe per iscritto le proposte e le decisioni prese dal gruppo (nel caso non si raggiungesse il consenso, si è consigliata una particolare tecnica di votazione  con i pollici che indicano favorevoli, indifferenti e contrari).
Al termine di ogni turno, c'era una riunione plenaria in cui i portavoce (o un altro del gruppo) riepilogavano proposte e decisioni del proprio ecovillaggio: questo permetteva tra un turno a l'altro di cambiare gruppo e di andare in uno più affine alle proprie esigenze. Si poteva cambiare gruppo (come nell'Open Space Technology fatto a BauMela a settembre) anche solo perché uno o più degli altri del proprio gruppo erano antipatici o logorroici o cercavano di fare i leader.
Erano previsti almeno 3 turni, purtroppo c'è stato un intoppo nel momento in cui si son voluti approfondire alcuni aspetti delle decisioni prese, che però è degenerato in una nuova discussione, un po' caotica perché non mediata dal Bastone della Parola.
Terza fase: debriefing, analisi del gioco
Si è fatto un nuovo Cerchio della Parola tutti insieme, nei quali si è parlato sia della struttura del gioco che dei contenuti che sono emersi, delle idee e delle emozioni che ha suscitato: molti l'hanno trovato uno strumento molto valido e avrebbero voluto ripetere il gioco in altre occasioni.